Fasi della scoping review

Il protocollo di ricerca è stato sviluppato secondo le linee guida PRISMA-ScR (Preferred Reporting Items for Systematic Reviews and Meta-Analysis: Scoping Review extension). La scoping review si è articolata in sei fasi principali:

  1. Definizione degli obiettivi. Sono stati delineati il focus della ricerca, gli obiettivi generali e le domande specifiche a cui la scoping review intende rispondere. 
  2. Impostazione del metodo di ricerca. In coerenza con gli obiettivi, sono stati stabiliti i criteri di inclusione ed esclusione, le tipologie di studi e le fonti da consultare (database, riviste, repository, letteratura grigia). Per individuare tutti gli studi idonei, sono state adottate diverse strategie combinate: ricerche su banche dati e archivi di riviste, consultazione di repository di tesi e procedure manuali per recuperare la letteratura grigia, inclusi contatti diretti con ricercatori e consultazione di siti ufficiali di enti e associazioni. L’intero processo – dalla deduplicazione alla selezione, estrazione e codifica dei dati – è stato gestito con il software Covidence, per garantire sistematicità e rigore. 
  3. Ricerca. Sono state condotte ricerche sui database elettronici e manuali su altre fonti per raccogliere tutti gli studi pertinenti. 
  4. Screening. L’identificazione degli studi da includere è avvenuta in due fasi: valutazione di titoli e abstract, seguita dall’analisi dei testi completi. Entrambe le fasi sono state effettuate in doppia revisione, con nove codificatori operanti in doppio cieco, supportati da guide specifiche e da una formazione preliminare di formazione per garantire coerenza. 
  5. Codifica e estrazione. Dopo lo screening, le informazioni principali degli studi inclusi — autori, anno di pubblicazione, popolazione, metodologia, ecc. — sono state codificate sistematicamente. L’estrazione dei dati è stata effettuata sulla base di un codebook, che conteneva le variabili, le categorie e le istruzioni operative necessarie per garantire uniformità e coerenza nella raccolta dei dati. 
  6. Sintesi dei risultati. I dati estratti sono stati organizzati in tabelle e database per analisi comparative, identificazione di tendenze e rilevazione di lacune. La sintesi sarà supportata da infografiche ed evidence gap map, strumenti che permettono di visualizzare in modo immediato le aree più o meno esplorate, facilitando l’individuazione delle priorità future.